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- Contessa - Paolo Pietrangeli
Che roba contessa, all'industria di Aldo han fatto uno sciopero quei quattro ignoranti, volevano avere i salari aumentati, gridavano, pensi, di esser sfruttati. E quando è arrivata la polizia, quei pazzi straccioni han gridato più forte, di sangue han sporcato il cortile e le porte, chissa quanto tempo ci vorrà per pulire. Compagni, dai campi e dalle officine, prendete la falce, portate il martello, scendete giù in piazza, picchiate con quello, scendete giù in piazza, affossate il sistema. |
Voi gente per bene che pace cercate, la pace per far quello che voi volete, ma se questo è il prezzo, vogliamo la guerra, vogliamo vedervi finir sotto terra, ma se questo è il prezzo, lo abbiamo pagato, nessuno più al mondo dev'essere sfruttato. Sapesse contessa che cosa mi ha detto un caro parente dell'occupazione, che quella gentaglia, rinchiusa lì dentro, di libero amore facea professione. Del resto, mia cara, di che si stupisce? Anche l'operaio vuole il figlio dottore e pensi che ambiente che può venir fuori. Non c'è più morale, contessa. |
Se il vento fischiava, ora fischia più forte, le idee di rivolta non sono mai morte, se c'è chi lo afferma non statelo a sentire, è uno che vuole soltanto tradire, se c'è chi lo afferma sputategli addosso, la bandiera rossa gettato ha in un fosso. Voi gente per bene che pace cercate, la pace per far quello che voi volete, ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra, vogliamo vedervi finir sotto terra. Ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato, nessuno più al mondo dev'essere sfruttato, ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato, nessuno più al mondo dev'essere sfruttato. |
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